Memoria e declino cognitivo: una nuova luce

Emanuela

Vorrei che ogni anziano avesse sul comodino il suo libro, vorrei che fosse prescritto, come e più di una cura. Vorrei che fosse un diritto, per continuare ad essere un nome, una storia, un viaggio unico, irripetibile da guardare con occhi pieni di rispetto di chi non vede un finale anonimo, ma una storia.

È uscito uno studio promosso dalla University of Maryland School of Medicine (UMSOM) in cui si indagano più approfonditamente i meccanismi del declino cognitivo nei topi. I ricercatori hanno coinvolto alcuni roditori anziani da laboratorio ricostruendo le trasformazioni cerebrali con tecniche di neuroimaging. Quello che la ricerca ha indagato sono soprattutto le motivazioni per cui normalmente un cervello anziano difficilmente collega un volto a un nome di una persona con la quale ha interagito poco tempo prima. Lo studio potrebbe avere importanti implicazioni sullo sviluppo di farmaci per combattere il declino cognitivo senile.

Per saperne di più Scitechdaily.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *